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Capitolo 62.   Pacchetti RPM

Con la sigla RPM si identificano i pacchetti realizzati secondo uno standard definito da Red Hat (Red Hat package manager), i cui archivi hanno l'estensione .rpm. Oltre alla distribuzione Red Hat (e alle sue derivate), anche altre distribuzioni utilizzano questo formato.

Per la gestione del formato RPM occorre il programma rpm.

62.1   Breve panoramica

Per comprendere l'utilizzo del programma rpm, quando la propria distribuzione è organizzata secondo questo standard, vengono proposti alcuni esempi, senza entrare nel dettaglio della sua sintassi. Per maggiori informazioni conviene consultare la pagina di manuale rpm(8), oppure, per ottenere uno schema sintattico stringato basta avviare il programma stesso senza argomenti.

Tabella 62.1. L'opzione -q introduce una richiesta di informazioni.

Esempio Descrizione
rpm -qpi archivio_rpm
Mostra una descrizione del contenuto dell'archivio RPM.
rpm -qpl archivio_rpm
Mostra l'elenco dei file contenuti nell'archivio RPM e dove verrebbero collocati se lo si installa.
rpm -qa
Mostra l'elenco dei pacchetti RPM installati, così come sono stati registrati nel sistema RPM.
rpm -qf file
Determina il nome del pacchetto da cui proviene il file indicato come argomento.

Tabella 62.2. L'opzione -i introduce una richiesta di installazione di un pacchetto.

Esempio Descrizione
rpm -i archivio_rpm
Installa il pacchetto contenuto nell'archivio indicato se non si verificano errori.
rpm -i uri_ftp_archivio_rpm
Installa il pacchetto contenuto in un archivio identificato dall'URI indicato se non si verificano errori.
rpm -ivh archivio_rpm
Installa il pacchetto contenuto nell'archivio indicato, se non si verificano errori, mostrando qualche informazione e una barra di progressione.
rpm -i --nodeps archivio_rpm
Installa il pacchetto contenuto nell'archivio indicato, senza verificare le dipendenze tra i file.
rpm -i --replacefiles \
  \archivio_rpm
Installa il pacchetto contenuto nell'archivio indicato, senza verificare se vengono sovrascritti dei file.
rpm -i --ignorearch archivio_rpm
Installa il pacchetto contenuto nell'archivio indicato, senza verificare l'architettura dell'elaboratore.
rpm -i --ignoreos archivio_rpm
Installa il pacchetto contenuto nell'archivio indicato, senza verificare il tipo di sistema operativo.

Tabella 62.3. L'opzione -U introduce una richiesta di aggiornamento di un pacchetto.

Esempio Descrizione
rpm -U archivio_rpm
Aggiorna o installa il pacchetto contenuto nell'archivio indicato, se non si verificano errori.
rpm -Uvh archivio_rpm
Aggiorna o installa il pacchetto contenuto nell'archivio indicato, se non si verificano errori, mostrando qualche informazione e una barra di progressione.
rpm -F archivio_rpm
Aggiorna il pacchetto contenuto nell'archivio indicato, solo se risulta già installata una versione precedente.
rpm -F modello_archivi_rpm
Aggiorna i pacchetti contenuti negli archivi indicati, che risultano già installati nelle loro versioni precedenti.

Tabella 62.4. L'opzione -e introduce una richiesta di eliminazione di un pacchetto installato.

Esempio Descrizione
rpm -e nome_del_pacchetto_installato
Elimina (disinstalla) il pacchetto.

Tabella 62.5. L'opzione -V introduce una richiesta di verifica di un pacchetto installato.

Esempio Descrizione
rpm -V nome_del_pacchetto_installato
Verifica che il pacchetto indicato risulti installato correttamente.
rpm -Vf file
Verifica il pacchetto contenente il file indicato.
rpm -Va
Verifica tutti i pacchetti.
rpm -Vp archivio_rpm
Verifica la corrispondenza tra l'archivio RPM indicato come argomento e quanto installato effettivamente.

Tabella 62.6. Elenco delle segnalazioni di errore generabili da un controllo di un'installazione di pacchetti RPM (opzione -V).

Sigla Descrizione
5 Controllo fallito della firma MD5.
S Variazione della dimensione del file.
L Collegamento simbolico alterato.
T Data di variazione del file alterata.
D Alterazione del file di dispositivo.
U Utente proprietario diverso.
G Gruppo proprietario diverso.
M Alterazione della modalità, comprendendo sia i permessi, sia il tipo di file.

Tabella 62.7. Sistemazione dei permessi.

Esempio Descrizione
rpm --setperms -a
Verifica ed eventualmente corregge i permessi dei file di tutti i pacchetti installati.
rpm --setugids -a
Verifica ed eventualmente corregge la proprietà dei file di tutti i pacchetti installati.

62.2   Problemi dovuti alle dipendenze

Alle volte, quando si installano o si vogliono eliminare dei pacchetti si incontrano dei problemi, perché il programma rpm impedisce di fare ciò che potrebbe essere dannoso e sembra originato a causa di un errore. A questo proposito vale la pena di conoscere alcune opzioni speciali.

Tabella 62.8. Opzioni speciali.

Opzione Descrizione
--oldpackage
Permette di aggiornare un pacchetto utilizzando una versione precedente a quella che appare essere già installata.
--replacefiles
Permette di installare o aggiornare un pacchetto quando questo fatto implica la sostituzione di file già esistenti che appartengono ad altri pacchetti.
--replacepkgs
Permette di installare un pacchetto anche quando questo risulta già installato.
--force
È l'equivalente delle opzioni --oldpackage, --replacefiles e --replacepkgs, messe assieme.
--nodeps
Installa, aggiorna o disinstalla senza curarsi delle dipendenze da file o da altri pacchetti.

62.3   Creazione di pacchetti binari personali

La creazione di pacchetti archiviati in formato RPM può essere una procedura complessa e delicata, quando si fanno le cose seriamente, cioè quando si vuole costruire un archivio da distribuire attraverso i canali ufficiali. Per distribuire un applicativo in forma binaria, occorre affiancargli un pacchetto SRPM (sorgente), ovvero un archivio contenente i sorgenti originali (intatti), assieme a tutta la procedura necessaria per applicare le modifiche, compilare il risultato e installarlo correttamente. In questa sezione si vuole mostrare il procedimento minimo necessario a creare un archivio RPM «binario» per scopi personali, senza che questo sia affiancato effettivamente da un archivio contenente i sorgenti.

Per creare un archivio RPM a partire da file già installati da qualche parte nel proprio file system, si utilizza il programma rpm con la sintassi seguente:

rpm -bb file_spec

Il file indicato come argomento contiene le informazioni necessarie a recuperare le directory e i singoli file che si vogliono raccogliere nell'archivio, assieme a una descrizione adeguata. Il file indicato come argomento si compone con una sintassi piuttosto semplice, che conviene vedere direttamente in un esempio.

Si suppone di avere predisposto un applicativo in forma binaria collocato a partire dalla directory /opt/prova/, che utilizza anche il file di configurazione /etc/prova.conf. Le specifiche del pacchetto che si vuole creare potrebbero essere messe nel file /tmp/prova.spec, mostrato sotto.

Name: Prova
Summary: Binari di prova.
Version: 1.0
Release: 1
Copyright: do not redistribute!
Group: Applications
Packager: Tizio Tizi <tizio@dinkel.brot.dg>

%description
Pacchetto applicativo di prova per le
mie prove...:-)

%files
/etc/prova.conf
/opt/prova

Come si vede dall'esempio, alcune direttive sono fatte per utilizzare una sola riga, altre, quelle che iniziano con il simbolo di percentuale, si articolano nelle righe sottostanti. Vale la pena di osservare che il campo Copyright: viene usato in modo differente dalle distribuzioni: si può indicare una definizione che serve a capire rapidamente il genere di condizioni che pone la licenza d'uso, oppure si può specificare il titolare dei diritti del software. In questo caso, si immagina che si tratti di un lavoro che per qualche ragione non può essere distribuito.

Si osservi l'elenco che segue la direttiva %files: rappresenta i file singoli e le directory intere che devono essere raccolte nell'archivio da generare.

Prima di creare l'archivio, è necessario che la gerarchia /usr/src/redhat/ sia pronta; per quanto riguarda l'architettura x86, è necessario che esista anche la directory relativa agli archivi che vengono generati per questa, cioè: /usr/src/redhat/RPMS/i386/. Se manca, occorre crearla manualmente.

rpm -bb /tmp/prova.spec[Invio]

Quello che si vede è il comando necessario ad avviare la creazione dell'archivio Prova-1.0-1.i386.rpm, che viene collocato automaticamente nella directory /usr/src/redhat/RPMS/i386/. Per verificare che il proprio lavoro sia stato concluso con successo, si può indagare sul contenuto dell'archivio appena creato nel modo seguente:

rpm -qpli /usr/src/redhat/RPMS/i386/Prova-1.0-1.i386.rpm[Invio]

Name        : Prova                Distribution: (none)
Version     : 1.0                        Vendor: (none)
Release     : 1                      Build Date: mar 12 gen 1999 08:50:42 CET
Install date: (not installed)        Build Host: dinkel.brot.dg
Group       : Applications           Source RPM: Prova-1.0-1.src.rpm
Size        : 32074
Packager    : Tizio Tizi <tizio@dinkel.brot.dg>
Summary     : Binari di prova.
Description :
Pacchetto applicativo di prova per le
mie prove...:-)
/etc/prova.conf
/opt/prova
/opt/prova/...
/opt/prova/...
/opt/prova/...

Prima di concludere, è bene tenere presente che se ciò che si impacchetta non dipende dalla piattaforma, come nel caso della documentazione, conviene modificare l'estensione del file ottenuto da .i386.rpm a .noarch.rpm.

62.4   Riferimenti

Appunti di informatica libera 2007.02 --- Copyright © 2000-2007 Daniele Giacomini -- <daniele (ad) swlibero·org>


Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome pacchetti_rpm.htm

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