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Capitolo 734.   Valorizzazione degli scarichi

Il valore associato alle scorte di magazzino dipende dal modo in cui vengono valorizzati, a loro volta, gli scarichi. Si distinguono generalmente questi casi: costo medio ponderato per movimento, costo medio per periodo, LIFO e FIFO.

Vengono proposti dei modelli da realizzare con il foglio elettronico, utilizzando come esempi le sequenze di operazioni seguenti, riferite a un certo articolo di magazzino che non viene menzionato.

Operazioni usate nei casi di valorizzazione al costo medio:

Operazioni usate nei casi di valorizzazione secondo i metodi FIFO e LIFO:

734.1   Modello vuoto

Per le esercitazioni relative alla valorizzazione del magazzino, potrebbe essere utile un modello vuoto, da compilare a mano, come quello che si vede nella figura successiva.

Figura 734.1. Modello vuoto per la valorizzazione del magazzino, secondo un criterio qualunque (<allegati/a2/valorizzazione-del-magazzino-da-stampare.ps>).

valorizzazione del magazzino

734.2   Costo medio ponderato per movimento, modello 1

Il primo modello proposto per la valorizzazione degli scarichi al costo medio ponderato per movimento, prevede una sola colonna per le quantità, dove gli scarichi vanno annotati con un valore negativo. Nella colonna G viene calcolato il costo medio tenendo conto delle operazioni compiute fino a quel punto; nella colonna E, quando si tratta di uno scarico, appare automaticamente il valore calcolato precedentemente nella colonna G, ma quando si tratta di un reso, occorre inserire manualmente il riferimento al valore del carico relativo.

Figura 734.2. Costo medio ponderato per movimento, modello 1: i valori in corsivo evidenziano le celle in cui vanno inserite delle formule appropriate.

costo medio ponderato per movimento

Nella colonna F, il valore del carico o dello scarico, può essere calcolato sommando il prodotto della quantità per il costo unitario e il prodotto della quantità per il costo unitario di scarico. In pratica, nella cella F4 si può inserire l'espressione C4*D4+C4*E4.

Dopo ogni operazione di carico o scarico, occorre calcolare la quantità esistente e il suo valore complessivo, cosa che si ottiene semplicemente sommando i due valori precedenti. Nella colonna G, si ottiene il costo medio ponderato per movimento dividendo il valore totale della riga per la quantità totale della riga. In pratica, nella cella G5 si può inserire l'espressione F5/C5, così come nella cella G3 si può inserire l'espressione F3/C3.

Nella colonna E, per fare in modo che appaia automaticamente il valore del costo medio, già calcolato nella colonna G, ma alla riga precedente, occorre usare una condizione, che verifichi se si tratta di uno scarico. Per esempio, nella cella E4 si può usare l'espressione SE(C4<0;G3;""), che poi può essere copiata nelle righe successive. Tuttavia, in presenza di resi, il valore di scarico va inserito manualmente, perché deve essere conforme al costo di carico relativo.

734.2.1   Verifica

Una volta completato il modello con i dati di esempio, si deve salvare il file; quindi lo si deve stampare secondo la visualizzazione normale e poi anche con le formule in evidenza. Quando si stampano le formule, si devono visualizzare anche le intestazioni di riga e di colonna. Prima di stampare, si deve verificare nell'anteprima di stampa che le formule inserite siano visibili, altrimenti è bene ridurre il carattere, fare andare a capo il testo o allargare le colonne per l'occasione.

734.3   Costo medio ponderato per movimento, modello 2

Il secondo modello proposto per la valorizzazione degli scarichi al costo medio ponderato per movimento, è articolato in modo da richiedere una sola riga per tutti i calcoli, facilitando l'estensione in basso, copiando semplicemente l'ultima riga compilata e modificando i dati.

Figura 734.3. Costo medio ponderato per movimento, modello 2: i valori in corsivo evidenziano le celle in cui vanno inserite delle formule appropriate.

costo medio ponderato per movimento

Nella colonna G, si calcola la quantità in giacenza, sommando la quantità caricata nella riga, sottraendo la quantità scaricata nella riga e sommando il valore che appare nella colonna G alla riga precedente. In pratica, nella cella G4 si può inserire l'espressione C4-E4+G3.

Nella colonna H, si calcola il valore complessivo della giacenza, sommando il prodotto della quantità caricata nella riga per il costo unitario di carico, sottraendo il prodotto della quantità scaricata nella riga per il valore unitario di scarico, sommando il valore della giacenza precedente (riga precedente, colonna H). In pratica, nella cella H4 si può inserire l'espressione C4*D4-E4*F4+H3.

Nella colonna I, si calcola il valore unitario medio della giacenza, dividendo il valore complessivo della giacenza per la quantità esistente. Per esempio, nella cella I3 si può usare l'espressione H3/G3.

Nella colonna F, si vuole fare in modo che appaia automaticamente il valore del costo medio, già calcolato nella colonna I, ma alla riga precedente. Per farlo, occorre usare una condizione che verifichi se si tratta di uno scarico. Per esempio, nella cella F4 si può usare l'espressione SE(E4>0;I3;""), che poi può essere copiata nelle righe successive. Tuttavia, in presenza di resi, il valore di scarico va inserito manualmente, perché deve essere conforme al costo di carico relativo.

734.3.1   Verifica

Una volta completato il modello con i dati di esempio, si deve salvare il file; quindi lo si deve stampare secondo la visualizzazione normale e poi anche con le formule in evidenza. Quando si stampano le formule, si devono visualizzare anche le intestazioni di riga e di colonna. Prima di stampare, si deve verificare nell'anteprima di stampa che le formule inserite siano visibili, altrimenti è bene ridurre il carattere, fare andare a capo il testo o allargare le colonne per l'occasione.

734.4   Costo medio ponderato per periodo, modello 1

Il primo modello proposto per la valorizzazione degli scarichi al costo medio ponderato per periodo, è simile a quello più semplice già usato per il costo medio per movimento. Quello che cambia è il modo di annotare i carichi e gli scarichi, che devono essere divisi.

Figura 734.4. Costo medio ponderato per periodo, modello 1: i valori in corsivo evidenziano le celle in cui vanno inserite delle formule appropriate.

costo medio ponderato per periodo

Come si può osservare, i resi vanno annotati tra i carichi, per calcolare correttamente il costo medio.

734.4.1   Verifica

Una volta completato il modello con i dati di esempio, si deve salvare il file; quindi lo si deve stampare secondo la visualizzazione normale e poi anche con le formule in evidenza. Quando si stampano le formule, si devono visualizzare anche le intestazioni di riga e di colonna. Prima di stampare, si deve verificare nell'anteprima di stampa che le formule inserite siano visibili, altrimenti è bene ridurre il carattere, fare andare a capo il testo o allargare le colonne per l'occasione.

734.5   Costo medio ponderato per periodo, modello 2

Il secondo modello proposto per la valorizzazione degli scarichi al costo medio ponderato per periodo, è articolato in modo da richiedere una sola riga per ogni movimento, senza bisogno di dividere i carichi dagli scarichi, facilitando l'estensione in basso, copiando semplicemente l'ultima riga compilata e modificando i dati.

Figura 734.5. Costo medio ponderato per periodo, modello 2: i valori in corsivo evidenziano le celle in cui vanno inserite delle formule appropriate.

costo medio ponderato per periodo

Come si può osservare, i resi vanno annotati tra i carichi, per calcolare correttamente il costo medio.

Nella colonna J, il calcolo del costo medio avviene sempre con la stessa formula, che divide la somma dei valori caricati per il totale dei carichi. In pratica, occorre scrivere SOMMA(E$3:E$100)-SOMMA(C$3:C$100). Si osservi che conviene mettere un numero di riga elevato, anche se non ci sono movimenti, perché così non è necessario cambiare le formule se si aggiungono dei movimenti nello stesso periodo.

734.5.1   Verifica

Una volta completato il modello con i dati di esempio, si deve salvare il file; quindi lo si deve stampare secondo la visualizzazione normale e poi anche con le formule in evidenza. Quando si stampano le formule, si devono visualizzare anche le intestazioni di riga e di colonna. Prima di stampare, si deve verificare nell'anteprima di stampa che le formule inserite siano visibili, altrimenti è bene ridurre il carattere, fare andare a capo il testo o allargare le colonne per l'occasione.

734.6   FIFO, LIFO

Con il foglio elettronico, è molto difficile riuscire a realizzare un modello che calcoli automaticamente il valore dello scarico secondo il metodo FIFO o LIFO. Qui vengono mostrati due modelli, in cui si richiede all'utilizzatore di decidere, a ogni scarico, che costo applicare. La giacenza iniziale, potrebbe essere rappresentata da più righe separate, se il costo di carico va distinto.

Figura 734.6. Metodo FIFO: i valori in corsivo evidenziano le celle in cui vanno inserite delle formule appropriate.

metodo FIFO

Figura 734.7. Metodo LIFO: i valori in corsivo evidenziano le celle in cui vanno inserite delle formule appropriate.

metodo LIFO

734.6.1   Verifica

Una volta completato il modello con i dati di esempio, si devono salvare i file; quindi si devono stampare secondo la visualizzazione normale e poi anche con le formule in evidenza. Quando si stampano le formule, si devono visualizzare anche le intestazioni di riga e di colonna. Prima di stampare, si deve verificare nell'anteprima di stampa che le formule inserite siano visibili, altrimenti è bene ridurre il carattere, fare andare a capo il testo o allargare le colonne per l'occasione.

Appunti di informatica libera 2007.02 --- Copyright © 2000-2007 Daniele Giacomini -- <daniele (ad) swlibero·org>


Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome valorizzazione_degli_scarichi.htm

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