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Il software libero è software che fornisce il permesso per chiunque di utilizzarlo, copiarlo e distribuirlo, in forma originale, o anche dopo averlo modificato, sia gratuitamente che a pagamento.
Pertanto, il software libero può essere tale solo se viene messo a disposizione assieme al codice sorgente; inoltre, la «libertà» del software libero non sta nel prezzo, ma nella possibilità di usarlo senza vincoli, di copiarlo come e quanto si vuole, di poterne distribuire le copie, di poterlo modificare e di poterne distribuire anche le copie modificate.
Si distinguono quattro punti fondamentali, necessari perché il software possa essere considerato «libero»:
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Il software che, oltre alle libertà fondamentali, concede di trarre profitto dalla ridistribuzione del software (di solito perché sono stati introdotti dei miglioramenti), è libero, mentre quello che non lo consente, è software semi-libero.
Il software che non dà le libertà fondamentali è definito come software proprietario.
Il software libero, quando impone che le sue derivazioni restino libere, è software copyleft («permesso d'autore»). Il classico esempio di licenza di questo tipo è la licenza GNU-GPL.
Appunti di informatica libera 2007.02 --- Copyright © 2000-2007 Daniele Giacomini -- <daniele (ad) swlibero·org>
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome concetto_di_171_liberta_187_del_software.htm
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