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Capitolo 638.   Evoluzione nella gestione delle immagini

In questo capitolo si descrivono gli applicativi più recenti per la gestione delle immagini. La tabella 638.1 elenca i loro nomi.

Tabella 638.1. Alcuni programmi applicativi per la gestione delle immagini.

Applicativo Descrizione
Gimp Disegno e fotoritocco.
ImageMagick Raccolta di programmi di gestione delle immagini.
GraphicsMagick Una derivazione di ImageMagick più stabile.
Kolourpaint Disegno e fotoritocco, anche avanzato, ma senza troppe complicazioni.
Gpaint Disegno e fotoritocco molto semplici.
Tuxpaint Disegno per bambini.
Electric Eyes Visualizza e modifica i file di immagine.
GQview Visualizzazione a menù delle immagini.

638.1   Gimp

Gimp (1) è acronimo di Gnu image manipulation program e si tratta proprio di questo: un programma di manipolazione delle immagini. È il programma di punta del gruppo di lavoro che si occupa di realizzare l'ambiente integrato Gnome. Si tratta di un programma di ottima qualità che consente il disegno normale e il ritocco delle immagini.

Gimp ha una filosofia simile a quella di XPaint: pur trattandosi di un programma interattivo, permette di eseguire alcune operazioni attraverso l'indicazione di opzioni della riga di comando. Se si indicano dei file, questi vengono caricati in altrettante finestre per il disegno o fotoritocco.

gimp [opzioni] [file...]

Gimp, come XPaint, utilizza una finestra di strumenti contenente un menù per le operazioni più importanti, quali il caricamento di altri file di immagini o la creazione di una nuova immagine, e una serie di icone che fanno riferimento ad altrettanti strumenti per il disegno.

A fianco della finestra degli attrezzi si collocano le finestre per il fotoritocco o per il disegno. Queste hanno un menù a cui si accede premendo il terzo tasto del mouse (quello destro) e, a differenza di XPaint, non contengono la tavolozza di colori, che invece è incorporata nella finestra degli strumenti.

Gimp non aderisce più agli standard dei vecchi programmi che utilizzavano le prime librerie grafiche. Quindi, le opzioni tradizionali, come -display, -geometry,... non sono più valide.

Opzione Descrizione
--display schermo
Permette di specificare le coordinate dello schermo su cui devono apparire le finestre di Gimp.

La figura 638.3 mostra le finestre degli strumenti di Gimp.

Figura 638.3. Le finestre degli strumenti di Gimp.

gimp-strumenti

Le varie icone rappresentano ognuna una modalità di disegno o di selezione sulle varie finestre di disegno. Il funzionamento del menù è abbastanza semplice, in particolare, il menù {File} permette di caricare una nuova immagine, oppure di aprire una nuova finestra vuota per il disegno.

Gimp apre tante finestre di disegno quante sono le immagini da elaborare. La figura 638.4 ne mostra una all'interno della quale appare già un'immagine.

Figura 638.4. Gimp utilizza una finestra di disegno per ogni immagine.

gimp-immagine

Su queste finestre non si vede alcun menù; per ottenerlo si preme il terzo tasto del mouse. Come nel caso di XPaint, il controllo sullo strumento usato per disegnare è sempre fatto attraverso la finestra degli strumenti.

Come nel caso di XPaint, molte operazioni di fotoritocco che possono essere controllate dalla finestra di disegno si riferiscono (o possono riferirsi) a una zona selezionata precedentemente. Per ottenere questa selezione si utilizza l'apposita icona della finestra degli attrezzi.

638.2   ImageMagick

ImageMagick (2) è un pacchetto di programmi di servizio per la visualizzazione, la conversione e la manipolazione di immagini. La sua potenza sta proprio nella facilità con cui i programmi che lo compongono possono essere utilizzati in modo sistematico attraverso degli script.

I formati di immagine che possono gestire i programmi che compongono ImageMagick sono numerosi. Per conoscerne l'elenco completo basta leggere la pagina di manuale convert(1).

Nell'uso dei programmi che compongono ImageMagick si incontrano situazioni comuni, regolate da opzioni che utilizzano la stessa sintassi. Anche se queste opzioni non sono necessariamente condivise da tutto l'insieme di questi programmi, vale la pena di descriverle a parte.

Tabella 638.5. Alcune opzioni tipiche.

Opzione Descrizione
-display coordinate_del_display
Si tratta di un'opzione convenzionale utilizzata da quasi tutti i programmi che funzionano con il sistema grafico X. Come al solito serve per specificare il servente grafico e lo schermo dove deve apparire la finestra dell'applicazione. Le coordinate hanno generalmente la sintassi [nodo]:servente[.schermo].
-geometry [larghezza[%]xaltezza[%]]\
  \[+|-posizione_orizz][+|-posizione_vert][!]
Questa opzione si rifà a quella omonima utilizzata dai programmi comuni per X. Tuttavia utilizza una sintassi più ricca, che permette di indicare anche il ridimensionamento relativo delle immagini. Questa opzione viene usata sia dai programmi che si occupano di visualizzare un'immagine, sia da quelli che si limitano a rielaborarla. Quando l'immagine non deve essere visualizzata non hanno senso le indicazioni che specificano la posizione della finestra sullo schermo.
-geometry larghezzaxaltezza[!]
In questo caso si definisce la dimensione dell'immagine in punti. In condizioni normali le proporzioni vengono mantenute, riducendo automaticamente la larghezza o l'altezza, a meno che venga aggiunto un punto esclamativo finale con cui si impone la deformazione.
-geometry larghezza%xaltezza%
In questo caso si modificano le proporzioni dell'immagine indicando valori di larghezza e altezza percentuali: 100 indica la dimensione normale (100 %).
-geometry [dimensioni][+|-posizione_orizz]\
  \[+|-posizione_vert]
Dopo le dimensioni (effettive o relative) si può indicare la posizione in cui deve apparire la finestra dell'immagine, secondo il modo normale utilizzato dalle applicazioni per X.
-colors n_colori
In una trasformazione permette di indicare il numero massimo di colori contenuto nelle immagini.
-monochrome
Trasforma l'immagine in modo da utilizzare solo bianco e nero.

638.2.1   Utilizzo di «convert»

Il programma convert permette di convertire i file di immagini in formati differenti, applicando eventualmente anche altre trasformazioni. Dalla sintassi si intende che i file indicati nella riga di comando come quelli da convertire possono essere più di uno, mentre quello da ottenere come risultato della trasformazione può essere uno solo. In questo modo, si intende ottenere un file contenente un'animazione (ammesso che il formato grafico prescelto lo consenta).

convert [opzioni] file_da_convertire... file_risultante

La conversione da un formato all'altro avviene in modo intuitivo, attraverso l'uso del magic number per i file da trasformare e delle estensioni per i file da generare; per esempio, volendo trasformare il file prova.gif in prova.png, si intende implicitamente che il primo file sia di tipo GIF e il secondo di tipo PNG. Tuttavia, si può indicare espressamente il tipo di file utilizzando il formato seguente:

tipo:nome

Se il file in ingresso viene indicato attraverso un trattino (-), si intende fare riferimento allo standard input, mentre se viene usato un trattino al posto del nome di un file in uscita, si intende emettere il risultato della conversione attraverso lo standard output.

Il programma convert permette di eseguire una grande quantità di trasformazioni sulle immagini. Qui vengono descritte solo delle funzionalità elementari; per approfondire le caratteristiche di questo programma si può consultare la pagina di manuale convert(1).

Nella tabella successiva vengono descritte solo alcune opzioni che possono essere utilizzate con convert. In particolare, quanto è già stato descritto tra le opzioni standard di ImageMagick vale anche per questo programma.

Tabella 638.6. Alcune opzioni specifiche.

Opzione Descrizione
-delay centesimi_di_secondo
Questa opzione è utile solo nel caso si stia generando un'animazione GIF, per stabilire la durata di visualizzazione tra un'immagine e la successiva.
-flip
Ribalta specularmente l'immagine in modo verticale.
-flop
Ribalta specularmente l'immagine in modo orizzontale.
-quality n_livello
Permette di stabilire il livello qualitativo di un'immagine che utilizza una compressione con perdita: JPEG, MIFF e PNG. Il valore zero rappresenta la qualità peggiore, mentre 100 rappresenta la qualità migliore. Il valore predefinito è 75.
-rotate n_gradi
Ruota l'immagine del numero di gradi indicato.
-sharpen n_fattore
Mette a fuoco l'immagine specificando il fattore che è un numero tra 0,0 e 99,9. Il valore più alto porta al massimo l'effetto di messa a fuoco.

Segue la descrizione di alcuni esempi.

638.2.2   Utilizzo di «mogrify»

Il programma mogrify è simile a convert, in quanto serve a convertire delle immagini, ma a differenza di questo tende a intervenire direttamente sui file di origine, senza riflettersi in un file di destinazione. Molte delle opzioni di convert sono disponibili anche con mogrify.

mogrify [opzioni] file...
Opzione Descrizione
-format nome_formato
Permette di definire la trasformazione in un formato differente da quello originale. Utilizzando questa opzione, le modifiche non si riflettono nel file di origine, ma in una copia che prende l'estensione del nome utilizzato per definire il formato.

Segue la descrizione di alcuni esempi.

638.2.3   Utilizzo di «animate»

Il programma animate visualizza un'animazione composta dai file forniti come argomento. Per ottenere questo risultato, animate costruisce una copia dell'insieme delle immagini nella memoria centrale; questo particolare è molto importante perché se si eccede si rischia di bloccare il sistema operativo.

animate [opzioni] file...

Molte delle opzioni di convert sono disponibili anche con animate.

Opzione Descrizione
-delay centesimi_di_secondo
Questa opzione permette di definire la durata di visualizzazione tra un'immagine e la successiva.

L'esempio seguente crea un'animazione con le immagini contenute nei file che terminano per .gif. La sequenza è fatta a intervalli di mezzo secondo:

animate -delay 50 *.gif[Invio]

638.2.4   Utilizzo di «montage»

Il programma montage permette di assemblare una serie di immagini in modo da ottenere una sorta di raccolta di diapositive. In pratica si ottiene un'immagine contenente una serie di icone che riproducono in piccolo i file indicati in ingresso.

montage [opzioni] file... file_risultante

L'esempio seguente genera il file raccolta.png (in formato PNG) composto da tutte le immagini ridotte dei file che terminano per .gif:

montage *.gif raccolta.png[Invio]

638.2.5   Utilizzo di «import»

Il programma import permette di generare un file catturando un'immagine dallo schermo. Se non si specificano opzioni particolari, si intende utilizzare lo schermo attuale; inoltre, il puntatore del mouse viene modificato in un mirino a forma di croce. Se si fa un clic con il primo tasto sull'area di una finestra, si ottiene la copia del contenuto di questa, se invece si preme il primo tasto e si trascina, si ottiene la copia dell'area evidenziata.

import [opzioni] file_risultante
Opzione Descrizione
-window n_finestra|nome_finestra
Permette di specificare esplicitamente la finestra dalla quale prelevare l'immagine. In generale è poco probabile che venga inserito il numero di identificazione di una finestra, dal momento che si tratta di un numero esadecimale un po' lungo; per quanto riguarda la possibilità di indicare il nome, ci si limita normalmente a fare riferimento della finestra principale attraverso la denominazione root.

Segue la descrizione di alcuni esempi.

638.2.6   Utilizzo di «display»

Il programma display permette la visualizzazione di una sequenza di immagini, eventualmente stabilendo anche un intervallo nella sequenza stessa. Tuttavia, display non si limita a questo, permettendo di intervenire anche in modo interattivo: basta fare un clic sull'area della finestra di visualizzazione dell'immagine per ottenere un menù. Per la precisione, con il tasto sinistro si ottiene una finestra di pulsanti che fanno riferimento ad altrettanti sottomenù, mentre con il tasto destro si ottiene un menù a scomparsa delle funzionalità di uso più frequente.

display [opzioni] [file]...

Questo programma può essere avviato anche senza argomenti, richiedendo implicitamente un funzionamento interattivo. In questo caso si ottiene subito la maschera che si vede nella figura 638.10.

Figura 638.10. Quando si avvia display senza l'indicazione di file da visualizzare, si viene invitati a indicarne almeno uno.

imagemagic-display-select

Una volta che display ha visualizzato un'immagine in una finestra, si può ottenere il menù rapido attraverso un clic con il terzo tasto del mouse. Ciò che si ottiene si vede nella figura 638.11.

Figura 638.11. Il menù rapido che si ottiene con il tasto destro del mouse.

imagemagic-display-shortcut

Con il secondo tasto (quello centrale) si ottiene una finestra con un ingrandimento del punto selezionato, mentre con il primo tasto del mouse si ottiene una finestra contenente tutto il menù delle funzioni disponibili con questo programma (se viene ripremuto lo stesso tasto, il menù scompare).

Figura 638.12. Il menù normale.

imagemagic-display-menu

Come nel caso degli altri programmi di ImageMagick, anche display permette di intervenire con una grande quantità di opzioni della riga di comando, anche se si può fare quasi tutto in modo interattivo.

Segue la descrizione di alcuni esempi.

638.3   GraphicsMagick

GraphicsMagick (3) è un lavoro derivato da ImageMagick, che mantiene una discreta compatibilità con questo. A differenza di ImageMagick, GraphicsMagick utilizza convenientemente un solo programma eseguibile: gm.

gm convert [opzioni] file_da_convertire... file_risultante
gm mogrify [opzioni] file...
gm animate [opzioni] file...
gm montage [opzioni] file... file_risultante
gm import [opzioni] file_risultante
gm display [opzioni] [file]...

Si intuisce dai modelli sintattici che le opzioni e l'uso generale siano sostanzialmente uguali a quelli di ImageMagick, dove in pratica, ai comandi originali si aggiunge davanti il nome gm.

638.4   Kolourpaint

Kolourpaint(4) è un programma per il disegno e il fotoritocco, che può essere usato con la semplicità di Xpaint, offrendo però anche funzionalità abbastanza evolute, senza entrare nella complicazione di utilizzo di programmi come Gimp.

kolourpaint [opzioni] [file]

Figura 638.13. Aspetto di Kolourpaint durante il funzionamento.

kolourpaint

638.5   Gpaint

Gpaint(5) è un programma funzionalmente ed esteticamente molto simile a XPaint, che però risulta essere coordinato con le altre applicazioni Gnome.

gpaint [file]...

La figura 638.14 mostra Gpaint mentre si interviene su un file già esistente.

Figura 638.14. Aspetto di Gpaint durante il funzionamento.

gpaint con j

638.6   Tuxpaint

Tuxpaint (6) è un programma di disegno rivolto ai bambini, che ha la caratteristica di essere estremamente semplice e intuitivo nel suo utilizzo:

gpaint [opzioni]

Il programma può essere avviato indicando delle opzioni, che possono servire probabilmente per l'utilizzo nell'ambito di un menù di avvio, ma non si può indicare il nome di un file, perché la gestione dei nomi è automatica. In pratica, Tuxpaint gestisce la directory ~/.tuxpaint/, all'interno della quale inserisce informazioni di funzionamento e i file che vengono creati; in tal modo, quando si apre un file, invece di scegliere il nome, si sceglie la miniatura del suo contenuto.

Figura 638.15. Aspetto di Tuxpaint durante il funzionamento.

tuxpaint al lavoro

Come ultima considerazione, si può osservare che Tuxpaint funziona in una finestra di dimensione fissa, tale da poter lavorare anche con una risoluzione dello schermo di soli 640×480 punti.

638.7   Electric Eyes

Electric Eyes (7) è un altro degli applicativi grafici nati attorno a Gnome. Si tratta di un programma di visualizzazione delle immagini da usare al posto di Gimp quando si vuole qualcosa di più semplice e leggero. Eventualmente, Electric Eyes è in grado di apportare delle piccole modifiche alle immagini, che poi possono essere salvate anche in altri formati; si tratta di ingrandimenti e riduzioni, rotazioni, ribaltamenti speculari e correzioni del colore. È interessante la possibilità di catturare le immagini sullo schermo e anche quella di ritagliare facilmente delle porzioni da salvare a parte. Electric Eyes si compone di un solo eseguibile: ee, o eeyes, a seconda di come è stato predisposto da chi ha realizzato il pacchetto per la propria distribuzione GNU/Linux.

ee [opzioni] [file_da_visualizzare...]
eeyes [opzioni] [file_da_visualizzare...]

Electric Eyes si compone di un file eseguibile che potrebbe avere il nome ee, oppure eeyes. Se all'avvio non viene indicato alcun file, si ottiene l'apertura della finestra di visualizzazione del programma con un'immagine di presentazione; se si indica un solo file, si ottiene la stessa finestra contenente l'immagine corrispondente a quel file; se si indicano più file, si ottiene la visualizzazione della prima immagine e una finestra aggiuntiva con l'elenco dei file selezionati, con un'anteprima eventuale per ognuno (si vede nella figura 638.16).

Figura 638.16. Quando si avvia Electric Eyes con l'indicazione di più file, si ottiene anche una finestra con l'elenco di questi per facilitarne lo scorrimento e la visualizzazione.

ee-finestra-elenco

Attraverso il mouse, quando il puntatore si trova sopra la superficie dell'immagine visualizzata, se si preme il tasto destro si ottiene un menù a scomparsa, se si preme il tasto centrale si può delimitare un'area rettangolare che può servire per ridurre l'immagine alla sola selezione (crop).

Per il resto, il funzionamento di questo programma dovrebbe essere abbastanza intuitivo.

638.8   GQview

GQview (8) è un gestore di file contenenti immagini. Il programma eseguibile corrispondente è gqview che, come si vede dal modello sintattico, può ricevere l'indicazione di una directory, all'interno della quale si dovrebbero trovare dei file di immagini:

gqview [opzioni] [directory]

La figura 638.17 mostra come potrebbe presentarsi GQview in pratica. Si può osservare sul lato sinistro un nome evidenziato, corrispondente all'immagine che si sta visualizzando sul lato destro.

Figura 638.17. GQview mentre scorre un elenco di immagini.

gqview

Appunti di informatica libera 2007.02 --- Copyright © 2000-2007 Daniele Giacomini -- <daniele (ad) swlibero·org>


1) Gimp   GNU GPL

2) ImageMagick   software libero con licenza speciale

3) GraphicsMagick   software libero con licenza speciale

4) Kolourpaint   GNU GPL

5) Gpaint   GNU GPL

6) Tuxpaint   GNU GPL

7) Electric Eyes   GNU GPL, usando librerie GNU LGPL

8) GQview   GNU GPL


Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome evoluzione_nella_gestione_delle_immagini.htm

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