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Capitolo 658.   nanoLinux: inizio

La maggior parte delle funzioni predisposte all'interno di nanoLinux sono gestite con l'aiuto di uno script, denominato nanorc (nanoLinux run commands), che, se usato senza argomenti, offre un menù con le funzioni principali.

Lo script nanorc si trova nella directory /etc/script/, assieme ad altri script di contorno, realizzati sempre per nanoLinux.

658.1   Preparazione

nanoLinux potrebbe essere distribuito direttamente in forma di CD o DVD, oppure attraverso file che contengono l'immagine del disco da riprodurre. Il file contenente l'immagine del CD o del DVD da realizzare viene distribuito normalmente in forma compressa e va estratto prima di riprodurre il CD o il DVD.

Il file-immagine potrebbe avere un nome simile al modello seguente:

nLinux-n.edizione.iso9660.gz

Per riportare il file allo stato originale, disponendo di un sistema operativo Unix, si procede semplicemente come nell'esempio seguente:

gunzip nLinux-n.edizione.iso9660.gz[Invio]

In tal caso si ottiene il file nLinux-n.edizione.iso9660, pronto per il CD o DVD (nel capitolo 165 è trattato il problema della masterizzazione di CD), a seconda delle dimensioni del file-immagine.

Quando finalmente si dispone del CD o del DVD di nanoLinux, occorre comunque ricordare di controllare la configurazione del firmware (il BIOS), dove si deve vedere che la prima unità a essere presa in considerazione per l'avvio del sistema è il lettore CD o DVD.

Figura 658.1. Ecco come potrebbe apparire la configurazione del firmware per fare in modo che si avvii prima il CD/DVD, rispetto al sistema contenuto nel disco fisso.

 

Boot drive sequence:
    1st. ----------------------------- [CD-ROM]
    2nd. ----------------------------- [Floppy disk]
    3rd. ----------------------------- [Hard Disk]

 

Figura 658.2. In un firmware più vecchio, la voce per indicare la sequenza di avvio potrebbe essere unica. In questo caso, la lettera «A» rappresenta il dischetto, mentre la lettera «C» rappresenta il disco fisso.

 

Boot sequence:         [CD-ROM,A,C]

 

658.2   Avvio e arresto del sistema da CD o da DVD

Quando si avvia nanoLinux da un CD o da un DVD, si possono presentare due tipi di schermate, in base al sistema di avvio utilizzato. Generalmente dovrebbe trattarsi di una cosa simile a quella seguente:

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nanoLinux, as an adaptation of a GNU/Linux distribution is Copyright (C)
2002-2007 Daniele Giacomini <daniele@swlibero.org>, and is distributed under
the GNU General Public License:

      This work is free software without any warranty; you can
      redistribute it and/or modify it under the terms of the GNU General
      Public License as published by the Free Software Foundation; either
      version 2 of the License, or (at your option) any later version. See
      /usr/share/doc/common-licenses/GPL-2 for details.

The software packages included might have different conditions (see files
"/usr/share/doc/*/copyright" for details). The software included is generally
free, or at least free of charge, but some activities like selling or exporting
out of some countries might be restricted.
===============================================================================
Please select a name like: auto, hdb, hdc, hdd, hda1, hda2,... sda, sdb, sda1,
sda2,... sr0, sr1, to boot the root file system from the corresponding device
file ("/dev/hda", "/dev/hdb", etc.). You may select a BIOS device with a name
like "80" or "81", which selects the boot sector inside the first or second ATA
hard disk. You may also press [F1], [F2],... to get help, or just press [Enter]
to boot the usual hard disk.

In tal caso, il sistema di avvio di nanoLinux prevede di indicare una sigla che rappresenta l'unità in cui si trova il CD o il DVD stesso, per poter passare al kernel l'indicazione di quale file system innestare per avviare il sistema.

Il file principale del kernel di nanoLinux dispone di molte funzionalità, pertanto potrebbe essere utilizzato anche solo per avviare un sistema operativo su una partizione di un disco fisso, che ha tutto, tranne un meccanismo di avvio funzionante.

Supponendo che il disco sia inserito in un lettore corrispondente al file di dispositivo /dev/hdc, al momento dell'avvio è necessario inserire la sigla hdc:

boot: hdc[Invio]

Supponendo che il disco sia inserito in un lettore collegato tramite bus USB, corrispondente al file di dispositivo /dev/sr0, al momento dell'avvio è necessario inserire la sigla sr0:

boot: sr0[Invio]

Eventualmente, si può usare la sigla auto per tentare un riconoscimento automatico:

boot: auto[Invio]

Se si utilizza la sigla auto, ammesso che l'avvio funzioni effettivamente, si creano una serie di complicazioni e l'accesso a dischi ATA diventa impossibile. Pertanto, in generale, è preferibile utilizzare un'indicazione precisa dell'unità. Se però non si sa qual è il file di dispositivo corrispondente al lettore CD o DVD, si possono fare dei tentativi, sapendo che se si sbaglia, il kernel si blocca con un kernel panic, specificando che non è in grado di innestare quel tale dispositivo.

Se si preme solo [Invio], senza l'indicazione di alcuna sigla, si ottiene l'avvio di quanto previsto nel primo disco fisso, che potrebbe contenere un altro sistema operativo.

In alternativa, si può presentare una schermata differente, dove la selezione avviene attraverso un menù. In tal caso le voci disponibili si raggiungono semplicemente premendo i tasti freccia, mentre per selezionare una voce evidenziata, basta premere [Invio].

Trattandosi di un kernel voluminoso, la fase iniziale di verifica dei dispositivi esistenti è abbastanza lunga;(1) inoltre, la fase successiva della procedura di inizializzazione del sistema (Init) può mostrare degli errori, che però normalmente sono innocui, a meno che dipendano da problemi di accesso all'unità di memorizzazione (per esempio nel caso di un CD o di un DVD, sia il disco, sia l'unità di lettura, potrebbero essere difettosi e impedire il funzionamento del sistema).

Quando si conclude la fase di avvio, il sistema si presenta come una distribuzione GNU/Linux tradizionale, con le solite console virtuali a disposizione (ed eventualmente una schermata grafica per accedere direttamente a X), dove è necessario identificarsi nel modo consueto. È previsto l'utente root e alcuni utenti comuni (tizio, caio, sempronio, mevio, filano, martino e calpurnio). Tutte queste utenze sono associate inizialmente alla parola d'ordine nano, che può essere modificata successivamente nei modi consueti:

nanohost login: root[Invio]

Password: nano[Invio](2)

Oppure:

nanohost login: tizio[Invio]

Password: nano[Invio](3)

Nello stesso modo si procede con le altre utenze predefinite.

Se si intende utilizzare nanoLinux per accedere alla rete, è necessario configurare l'interfaccia o le interfacce di rete (si vedano eventualmente i capitoli 250, 251 e 252). nanoLinux prevede un certo tipo di organizzazione a proposito della configurazione della rete, pertanto può essere conveniente l'uso del comando nanorc network config, da usare con i privilegi dell'utente root.

Al termine dell'utilizzo del sistema, si può chiudere con il solito:

shutdown -h now[Invio]

Tuttavia, durante il funzionamento da unità in sola lettura, quali i CD e i DVD, se non sono stati innestati dei dischi con dati sensibili, lo spegnimento diretto dell'elaboratore non dovrebbe portare delle conseguenze negative, perché in tal caso i dati non possono alterarsi. Si osservi comunque che la combinazione [Ctrl Alt Canc] è stata associata all'innesco della procedura di arresto del sistema, pertanto in tal modo non si ottiene il riavvio, come invece avviene in un sistema GNU/Linux comune.

Al termine del funzionamento da CD o da DVD, non viene offerta l'espulsione del disco; tuttavia ciò non dovrebbe interferire con l'avvio del sistema previsto nel primo disco fisso, dato che premendo [Invio] è proprio ciò che si trova nel disco fisso a essere eseguito. Pertanto, in base a questa organizzazione, il CD o il DVD di nanoLinux potrebbe rimanere stabilmente nel lettore.

Per cercare di offrire maggiori possibilità di successo nell'utilizzo di nanoLinux, sono disponibili due kernel alternativi per l'avvio normale: uno abbastanza recente e più avanzato, mentre l'altro è un po' più vecchio e generico.

Tabella 658.4. Sigle principali per la selezione della modalità di avvio del CD o del DVD. Si osservi che sono previste anche delle voci per avviare un sistema nanoLinux installato in un disco normale, che per qualche ragione non si può avviare direttamente; in tal caso, si può anche aggiungere l'opzione root=/dev/... per cambiare soltanto il file system principale; per esempio, volendo avviare nanoLinux installato nella nona partizione di un disco USB esterno, si potrebbe inserire: sda1 root=/dev/sda9.

Sigla normale Sigla per utilizzare un kernel più vecchio Comportamento
 
Se non si indica nulla, viene avviato il sistema installato nel primo disco fisso.
auto
oauto
Avvia il kernel di nanoLinux, tentando di innestare la prima unità CD o DVD, ma impedendo, sostanzialmente, l'accesso alle altre unità ATA.
hda
hdb
hdc
hdd
ohda
ohdb
ohdc
ohdd
Avvia il kernel di nanoLinux per innestare, rispettivamente: la prima, la seconda, la terza o la quarta unità ATA (potrebbe essere un lettore CD o DVD).
sr0
sr1
osr0
osr1
Avvia il kernel di nanoLinux per innestare un lettore CD o DVD collegato attraverso il bus USB.
hda1...hda4
hdb1...hdb4
hdc1...hdc4
hdd4...hdd4
ohda1...ohda4
ohdb1...ohdb4
ohdc1...ohdc4
ohdd4...ohdd4
Avvia il kernel di nanoLinux per innestare una partizione di un disco ATA, corrispondente al file di dispositivo /dev/sigla. Ciò può essere utile per avviare un sistema GNU/Linux già installato ma che non si avvia da solo.
sda1...sda4
osda1...osda4
Avvia il kernel di nanoLinux per innestare una partizione di un disco USB, corrispondente al file di dispositivo /dev/sigla. Ciò può essere utile per avviare un sistema GNU/Linux già installato ma che non si avvia da solo.
80
Avvia il sistema operativo installato nel primo disco fisso.
81
Avvia il sistema operativo installato nel secondo disco fisso.

Come si può vedere nella tabella, assieme alle voci normali per l'avvio del CD o del DVD, ne sono previste altre che iniziano per o (oauto, ohdb, ohdc, ecc.). Queste voci fanno la stessa cosa di quelle corrispondenti, con la differenza che avviano la versione meno aggiornata e più generica del kernel.

658.3   Salvataggio e recupero della configurazione

Durante il funzionamento da qualunque unità di memorizzazione in sola lettura, è possibile intervenire sui file di configurazione, sia a mano, sia con l'aiuto dello script nanorc. Questi file si trovano a partire dalla directory /ramdisk/etc/ (ovvero /etc/, che è esattamente la stessa cosa) e possono essere salvati prima dell'arresto del sistema, in un dischetto, in una partizione che risulti accessibile, o in un altro mezzo di memorizzazione disponibile.

Durante il funzionamento in sola lettura, la maggior parte dei file contenuti a partire dalla directory /etc/ è costituita da collegamenti simbolici a file non modificabili. Tuttavia, la directory /etc/ e le sue sottodirectory sono tutte modificabili, pertanto, per intervenire a mano in uno di questi file, può essere necessario cancellare il collegamento simbolico corrispondente, per sostituirlo con una copia del file a cui questo puntava, prima di poterne modificare il contenuto.

Per la precisione, i collegamenti simbolici sono diretti a file corrispondenti nella gerarchia /HD-ROOT/etc/.

Si può salvare il contenuto della directory /etc/ con il comando nanorc config save:

.----------Save configuration------------.
| Please insert the device file where    |
| you want to save your configuration:   |
| .------------------------------------. |
| |   /dev/fd0   floppy_disk           | |
| |   /dev/md1   raid_partition        | |
| |   /dev/md2   raid_partition        | |
| |   /dev/md3   raid_partition        | |
| |   /dev/md4   raid_partition        | |
| |   /dev/hda1  ata_partition         | |
| |   /dev/hda2  ata_partition         | |
| |   /dev/hda3  ata_partition         | |
| |   /dev/hda4  ata_partition         | |
| |   /dev/hdd1  ata_partition         | |
| |   /dev/hdd2  ata_partition         | |
| |   /dev/hdd3  ata_partition         | |
| |   /dev/hdd4  ata_partition         | |
| `------------------------------------' |
|----------------------------------------|
|         <  OK  >     <Cancel>          |
`----------------------------------------'

Si possono usare i file di dispositivo /dev/fd0, /dev/fd1, da /dev/md1 a /dev/md9, da /dev/hdan a /dev/hddn e da /dev/sdan a /dev/sdgn, dove n va da 1 a 17, perché all'avvio il file usato per salvare tali dati viene cercato, nell'ordine, in questi dischi e partizioni (si osservi che i file di dispositivo /dev/sdan si intendono riferiti a dischi USB esterni, perché in questa fase dell'avvio non sono disponibili i moduli che potrebbero consentire l'accesso a un'unità SCSI vera e propria). Per la precisione, il file usato per salvare la configurazione si chiama nlnxconf.tgz ed è proprio un archivio compresso tar+gzip.

Si osservi che in questo modo vengono archiviati e recuperati anche alcuni script che potrebbero essere modificati a mano. Per questa ragione, un archivio del genere è utile solo se riferito precisamente alla stessa edizione di nanoLinux per la quale è stato realizzato; pertanto, all'avvio, se viene identificato un file del genere che però non corrisponde nella versione, non viene utilizzato.

Attraverso questo meccanismo è possibile modificare in particolare i file /etc/init.d/rc.hardware, /etc/init.d/rc.nano e /etc/rc.local. Può essere utile modificare il file /etc/init.d/rc.hardware aggiungendo in coda le istruzioni necessarie a caricare il modulo del kernel di una vecchia scheda di rete ISA; per esempio, nel caso di una scheda di rete NE2000, l'istruzione potrebbe essere modprobe ne io=0x300.

658.4   Memoria virtuale

Attraverso lo script nanorc è possibile creare facilmente un file in una partizione disponibile per estendere la memoria virtuale. Questo file viene riconosciuto all'avvio perché ha il nome nlnxtemp.swp; pertanto, può anche essere creato manualmente, purché si sia in grado di farlo.

Eventualmente, nella directory radice del sistema funzionante da CD o da DVD, si trovano due file compressi, nlnxtemp.gz e nlnxtemp.zip, che contengono un file da 256 Mibyte, inizializzato per la memoria virtuale. Questi file possono essere collocati nella partizione appropriata, anche con l'ausilio di un altro sistema operativo, provvedendo naturalmente a estrarli, assicurandosi di ottenere il file nlnxtemp.swp, come previsto (se si espande il file compresso nlnxtemp.gz, si ottiene il file nlnxtemp, ma in tal caso il nome va poi cambiato manualmente in nlnxtemp.swp). Questo accorgimento si rende necessario particolarmente per poter utilizzare a tale proposito una partizione contenente un file system NTFS, che con i kernel 2.6 consente la modifica di file già esistenti, purché non si cambi la loro dimensione.

Si osservi che l'accesso in scrittura a una partizione contenente un file system NTFS è sempre un'operazione rischiosa. Il meccanismo appena descritto per l'inserimento di un file di scambio per la memoria virtuale va verificato quando si ha la certezza di non poter fare dei danni irrimediabili. Questa annotazione viene fatta perché nanoLinux è pensato in modo particolare per l'utilizzo nella didattica, ma spesso nella scuola si utilizzano apparecchiature fornite con una garanzia che vieta l'installazione di qualunque altro software. Indipendentemente da ogni considerazione su un tale tipo di politica, in queste condizioni, il solo fatto di avere memorizzato o modificato un file con un sistema operativo estraneo, rischia di compromettere la garanzia.

Tabella 658.6. Riepilogo degli script principali di nanoLinux.

Comando Descrizione
nanolinux
Visualizza la guida interna di nanoLinux in formato testo.
appunti
Scorre a video Appunti di informatica libera in formato testo.
nanorc
Menù per la configurazione e l'utilizzo delle funzionalità più importanti di nanoLinux.

658.5   Riepilogo dei comandi

Nelle tabelle successive, vengono riepilogati i comandi di nanorc di uso più comune. In quasi tutti i casi occorre intervenire in qualità di utente root.

Tabella 658.7. Script nanorc: configurazione principale.

Comando Descrizione
nanorc network config
Configurazione facilitata per l'accesso alla rete locale.
nanorc mouse config
Configurazione facilitata per l'uso del mouse.
nanorc printer config
Consente di ricreare il file /etc/printcap impostando la coda di stampa predefinita per la stampante che si usa in un certo momento.
nanorc locale config
Configurazione facilitata della localizzazione. La configurazione locale può essere distinta in base all'uso da console o da X.
nanorc x config
Crea un file /etc/X11/xorg.conf, a partire da /etc/X11/xorg.conf.vesa, consentendo di specificare il tipo di adattatore grafico.
nanorc vga config
Crea un file /etc/vga/libvga.config, a partire da /etc/vga/libvga.config.vesa, consentendo di specificare il tipo di adattatore grafico.
sound config
Riconfigura automaticamente la gestione dell'audio attraverso ALSA.
nanorc acpi spindown
Configurazione facilitata del tempo di ritardo per lo spegnimento dei dischi, quando sono disponibili le funzionalità ACPI.
nanorc date config
Specifica a quale elaboratore rivolgersi per la sincronizzazione dell'orario del proprio.
nanorc log-server config
Specifica a quale elaboratore inviare copia del proprio registro del sistema.

Tabella 658.8. Script nanorc: configurazione della gestione della posta elettronica.

Comando Descrizione
nanorc mta config
Configurazione automatica del MTA locale.
nanorc mta domain
Configurazione automatica del MTA locale, specificando il nome di dominio della posta locale.
nanorc var-mail fix
Aggiusta il collegamenti simbolici all'interno della directory /var/mail/.

Tabella 658.9. Script nanorc: configurazione del servizio NIS.

Comando Descrizione
nanorc nis-server config
nanorc nis-server unconf
Attiva o disattiva il funzionamento in qualità di servente NIS.
nanorc nis-server-users edit
Per motivi di sicurezza, indica quali utenti comuni possono accedere direttamente all'elaboratore che offre il servizio NIS.
nanorc nis stop
Disattiva le funzioni NIS (sia come servente, sia come cliente).

Tabella 658.10. Script nanorc: configurazione del servizio DHCP e di LTSP.

Comando Descrizione
nanorc dhcp-server config
nanorc dhcp-server unconf
Attiva o disattiva il funzionamento in qualità di servente DHCP.
nanorc dhcp-server edit
Modifica la configurazione del servente DHCP, intervenendo nel file di configurazione in modo libero.
nanorc ltsp-server config
Crea una nuova configurazione di LTSP.
nanorc ltsp-server edit
Modifica manualmente la configurazione di LTSP.

Tabella 658.11. Script nanorc: configurazione del servizio proxy HTTP.

Comando Descrizione
nanorc proxy clients [gruppo]
Definisce l'elenco dei nodi di rete previsti per l'accesso al proprio servizio proxy HTTP.
nanorc proxy access [gruppo]
Seleziona i nodi di rete, tra quelli previsti, che possono accedere effettivamente al servizio.
nanorc proxy filter [gruppo]
Seleziona i nodi di rete, tra quelli previsti, che non sono sottoposti al controllo del filtro dei contenuti.

Tabella 658.12. Script nanorc: configurazione e gestione di un insieme di elaboratori simili tra di loro.

Comando Descrizione
nanorc mirror edit_os
nanorc mirror edit_home
Modifica l'elenco degli elaboratori del gruppo rispettivo di sincronizzazione: «os» e «home».
nanorc mirror shutdown
nanorc mirror reboot
Spegne o riavvia tutti gli elaboratori previsti nel gruppo principale di sincronizzazione («os»).
nanorc mirror os [nodo]...
nanorc mirror home [nodo]...
Avvia la sincronizzazione degli elaboratori del gruppo rispettivo.
nanorc mirror os_single
nanorc mirror home_single
Avvia la sincronizzazione di un solo elaboratore del gruppo rispettivo.
nanorc mirror syncfull [nodo]...
Avvia la sincronizzazione di entrambi i gruppi.
nanorc mirror newkey
Cambia le chiavi usate per la sincronizzazione e le invia agli elaboratori del gruppo principale («os»).

Tabella 658.13. Script nanorc: configurazione della stampa.

Comando Descrizione
nanorc printer config
Consente di ricreare il file /etc/printcap impostando la coda di stampa predefinita per la stampante che si usa in un certo momento.
nanorc print maxpages
Consente di definire una quantità massima di pagine che possono essere stampate simultaneamente.
nanorc printer clients
nanorc printer access
Nel primo caso consente di definire l'elenco dei nodi di rete previsti per l'accesso al proprio servizio di stampa; nel secondo consente di scegliere quali nodi, tra quelli previsti, possono accedere effettivamente al servizio di stampa.

Tabella 658.14. Script nanorc: gestione delle utenze.

Comando Descrizione
nanorc user add
nanorc user del [utente]
Aggiunge o elimina un'utenza, secondo la procedura completa prevista da nanoLinux.
nanorc user passwd
Cambia la parola d'ordine di un utente, secondo la procedura completa prevista da nanoLinux.
nanorc disk-space edit
nanorc disk-space check
Indica un limite di spazio su disco per le utenze, oppure verifica che il limite di spazio attribuito agli utenti sia rispettato.
nanorc nis-server-users edit
Per motivi di sicurezza, indica quali utenti comuni possono accedere direttamente all'elaboratore che offre il servizio NIS.
nanorc print maxpages
Consente di definire una quantità massima di pagine che possono essere stampate simultaneamente.

Tabella 658.15. Script nanorc: installazione e aggiornamento di nanoLinux.

Comando Descrizione
nanorc nanolinux install
Installa nanoLinux in una partizione già preparata. Può essere usato anche quando nanoLinux è già in funzione in un disco normale e se ne vuole installare una copia ulteriore in un altro disco.
system upgrade
Installa una nuova versione di nanoLinux rimpiazzando quella già esistente.
nanorc kernel make
Ricompila un kernel personalizzato, generando un pacchetto Debian, che viene messo nella directory personale dell'utente root. Per avviare la compilazione è necessario che la directory corrente sia quella da cui si articolano i sorgenti.
nanorc nanolinux make
Crea un nuovo CD o DVD di nanoLinux.
nanorc swap make
Crea un file per lo scambio della memoria virtuale e la attiva.
nanorc config save
nanorc config load
Salva o recupera la configurazione, durante il funzionamento da CD o da DVD. Il sistema non viene riavviato, pertanto le informazioni recuperate non vengono usate necessariamente.

Tabella 658.16. Script nanorc: controllo di VNC.

Comando Descrizione
nanorc vncs
Si avvia preferibilmente da una console per attivare un servente VNC, definendo una parola d'ordine.
nanorc vncsc
Attiva un servente VNC, definendo una parola d'ordine, assieme al cliente VNC necessario a interagire con questo.
nanorc vncss
Si avvia preferibilmente da una console per attivare un servente VNC condivisibile, definendo una parola d'ordine.
nanorc vncssc
Attiva un servente VNC condivisibile, definendo una parola d'ordine, assieme al cliente VNC necessario a interagire con questo.
nanorc vncv nodo
nanorc vncv-ssh nodo
Consente di visualizzare il servente VNC in funzione presso il nodo indicato. La seconda delle due forme di utilizzo, implica la creazione di un tunnel SSH per garantire un collegamento cifrato.
nanorc vncc nodo
nanorc vncc-ssh nodo
Consente di interagire con il servente VNC in funzione presso il nodo indicato. La seconda delle due forme di utilizzo, implica la creazione di un tunnel SSH per garantire un collegamento cifrato.
nanorc sharedx
Attiva un servente VNC condivisibile, utilizzando una parola d'ordine predefinita, assieme al cliente VNC necessario a interagire con questo.
nanorc viewremotex nodo
Consente di visualizzare il servente VNC in funzione presso il nodo indicato, utilizzando la parola d'ordine predefinita. In pratica si usa per collegarsi a un servente VNC avviato con il comando nanorc sharedx.

Tabella 658.17. Script nanorc: funzionalità generiche e accessorie.

Comando Descrizione
nanorc cdrom-file file_immagine
Incide un CD o un DVD (contenente dati) a partire dal file-immagine specificato.
nanorc cdrom-dir [directory]
nanorc cdrom-DIR [directory]
Procede alla creazione di una copia della directory indicata, o della directory corrente, in un CD o in un DVD. Se si usa il secondo comando, vengono aggiunte le estensioni Joliet e i file autorun.inf, autorun.bat e autorun.htm, ammesso che nessuno di questi sia già presente.
nanorc cdaudio-dir [directory]
Procede alla creazione di un CD audio a partire dal contenuto della directory indicata, o della directory corrente. I file contenuti nella directory devono essere file audio WAV-RIFF, MP3, OGG o file MIDI. Per funzionare, devono essere presenti anche i programmi di conversione appropriati.
nanorc dvdvideo-dir [directory]
Procede alla creazione di un CD o un DVD video a partire dal contenuto della directory indicata, o della directory corrente. Il contenuto della directory in questione possono essere file multimediali MPEG-1, MPEG-2 e altri tipi, file contenenti immagini fisse, oppure sottodirectory contenenti lo stesso genere di file. Ci possono essere al massimo 36 file o sottodirectory.
nanorc cdrom blank
nanorc cdrom blankfast
Reinizializza un CD o un DVD riscrivibile. La seconda modalità esegue una cancellazione minima.
nanorc cd copy
Esegue una copia del CD, tale e quale (solo CD).
nanorc audio record
Inizia a registrare in un file temporaneo, ciò che proviene dall'adattatore audio.
nanorc ssh hostkey
nanorc ssh userkey
Crea delle chiavi SSH nuove per l'elaboratore, o per l'utente. Si osservi che la modifica delle chiavi per l'utente root interferisce con la gestione della riproduzione automatica degli elaboratori.

Appunti di informatica libera 2007.02 --- Copyright © 2000-2007 Daniele Giacomini -- <daniele (ad) swlibero·org>


1) Se si dispone di una stampante collegata alla porta parallela, questa potrebbe emettere una pagina con alcuni simboli senza significato, a causa dei tentativi del kernel.

2) La parola d'ordine viene inserita senza poterla vedere sullo schermo.

3) La parola d'ordine viene inserita senza poterla vedere sullo schermo.


Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome nanolinux_inizio.htm

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